chi meglio di una fata può incantarci
e con la voce guidarci fuori dal dolore…
la vita chiama e sotto gli ulivi brilla la sua voce
better than a fairy, who can enchant us
and with her voice guide us out of pain …
life is calling, under the olive trees shines her voice
non 300 ma sicuramente 3 dei cento
il mastino si è perso? questi non si sono persi affatto…
chiaramente poi, vista l’iniziale scarsità di linee di sangue con cui si è lavorato dopo 2 guerre mondiali che hanno quasi estinto i cani, specie quelli di grossa taglia, in tutta l’europa, teatro di guerra, fame e bombardamenti, ovviamente il patrimonio genetico era ridotto ma soprattutto la consenguineità era, è, è stata, una scelta obbligata per fissare di nuovo il tipo.
ovviamente, con la stretta consanguineità, indispensabile per fissare le caratteristiche di razza, purtroppo si fisssano a volte anche tare genetiche che spesso non escono in prima generazione, e a volte nemmeno in seconda generazione, ma si ripercuotono poi su tutta la discendenza e servono ovviamente anni prima di uscirne fuori.
ai tempi del colummella… lo leggi anche dal trattato… mica si girava un singolo agricoltore in un unico gruppo di cani tutti suoi e tutti parenti.
questa fissazione delle tare, è poi anche conseguenza di alcuni miti tipo la “gelosia” o l’esaltare il fatto di cedere i propri cani solo ad una cerchia ristretta di persone “amiche”. il risultato, ovviamente, è un impoverimento del pool genetico della razza.
guardati la storia degli “zaccari”: consanguineità strettissima… e per un cane buono ce n’erano 10 che facevano pena.
in generale, sulla tua provocazione sono ovviamente d’accordo: lo vedi dai nostri cani, maciste in primis che qualcuno ci ha consigliato di “aumentare” di almeno 20 chili perchè cosi’ avrebbe fatto bella figura… in expo’, ovvio, perchè per strada la sua bella figura la fa eccome, perchè si muove come una pantera… cosa che ingrassato non farebbe piu’.